Discorso del Sindaco per la Giornata Internazionale della Donna
Discorso del Sindaco Simone Biffi per la Giornata Internazionale della Donna
Pronunciato domenica 6 marzo 2022 in occasione delle inaugurazioni delle mostre Femminile Singolare e della Matrice Strutturale
Carissime e carissimi presenti,
anzitutto un ringraziamento all'associazione B. Colleoni,
alla consigliera Laura Zonca,
alla nostra concittadina Vanessa Heredia,
un saluto cordiale alla rappresentanza del Comune di Terno d'Isola, alla rete antiviolenza Isola Bergamasca e Valle San Martino, al Centro Antiviolenza Ascolta chi Parla e a Promoisola,
sono giorni difficili in cui siamo fortemente scossi dalle notizie che provengono dall'Ucraina.
Tante donne con bambini hanno preso la strada del nostro Paese, in cerca di un ambiente sereno soprattutto per i più piccoli.
Le persone che arrivano sono spesso donne, provate, che hanno viaggiato per giorni lasciando alle spalle la propria famiglia, la propria casa.
Sono donne quelle che hanno preso in carico l'onere di portare i figli lontano dalla guerra, sono donne quelle che rimaste stanno subendo violenze.
La guerra non sono solo le bombe. La guerra è anche la violenza che colpisce anzitutto le donne. Solo l'altro ieri è arrivata la denuncia di quante donne ucraine stiano subendo soprusi.
Vorrei che l'occasione dell’8 marzo Giornata Internazionale della Donna rappresenti l'occasione per esprimere la nostra vicinanza alle donne ucraine, perché la loro dignità ci deve interrogare e interessare in quanto appartiene anche a noi.
C'è un retrogusto amaro nella violenza contro le donne, fatto di stereotipi, di una cultura che normalizza la discriminazione di metà della popolazione mondiale.
A un tale tipo di cultura occorre contrapporre un altro tipo di cultura che valorizzi la creatività dell'universo femminile, la sua varietà e la sua effervescenza.
Servono occasioni come le inaugurazioni delle mostre che facciamo stamattina, per lanciare il messaggio di una società diversa, più giusta, inclusiva, rispettosa delle identità.
Serve creatività per sperare in un futuro migliore.
Creatività in sanscrito vuol dire “colui/colei che fa” o “colui/colei che crea”, ossia sottolinea la capacità di immaginare nuovi approcci a ciò che ci circonda.
La creatività femminile in particolare può dunque aiutare a plasmare percorsi veramente innovativi. Non si tratta solo di potenziale artistico, ma attraverso questo la capacità di migliorare ogni aspetto della nostra vita.
A tutte e tutti auguro che la creatività delle donne che sono coinvolte oggi al Castello di Solza ci possa scuotere e interrogare e possa aiutarci a trovare nuovi percorsi per migliorare la vita nostra e la vita di coloro che incrociamo lungo il nostro cammino.